Che vuol dire SEO?

Che vuol dire SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, in italiano sta per: Ottimizzazione per i motori di ricerca.

Cosa vuol dire SEO?

l’acronimo SEO vuol dire che è l’ottimizzazione per i motori di ricerca. L’ottimizzazione SEO sono quelle tecniche che servono ad aumentare e migliorare il posizionamento tra i risultati organici nei motori di ricerca.

La SEO sembra semplice ma è un argomento complesso e variabile. Applica un insieme di strategie che porta all’aumento della visibilità nei motori di ricerca. Questi sono gli elementi fondamentali per incrementare le visite e portare più utenti a visitare il vostro sito.

La SEO cambia di giorno in giorno, ma restano in vigore due paramenti prioritari: l’utente cerca online le risposte ai loro bisogni. I motori di ricerca hanno come obbiettivo quello di elaborare i dati presenti negli archivi e dare una risposata utile e coerente alla ricerca che hanno effettuato.

Riassumendo potremo dire che la SEO è uno dei passaggi fondamentali per fare business online.

Nella comunicazione integrata la SEO si trova prima nella classifica dei servizi da svolgere per fare marketing.

La storia del SEO

Che vuol dire SEO?

Nella storia di Internet, la SEO fa il suo ingresso già nel 1991, quando fu realizzato il primo sito web e subito dopo ne furono aggiunti molti altri. Così facendo portarono alla creazione del primo motore di ricerca.

Inoltre con il motore di ricerca si inizia a parlare nel modo più specifico del posizionamento, infatti nel ’97/’98 entra in scena la figura del SEO. Nel 1997 Danny Sullivan padre fondatore della Search Engine Watch, è stato il primo a dare consigli su come avere buoni risultai nei motori di ricerca. Dopodiché nel 1999 ci fu la prima conferenza stampa sulla Search Engine Marketing in cui fu introdotta la Search Engine Strategies, così facendo si diffuse in tutto il mondo.

La SEO nasce nel 1995

L’entrata della parola SEO risale all’estate del ’95 quando l’agenzia di marketing Cybernauting si trovarono a lavora per una rock band. Il sito che ha creato l’agenzia compariva solo in quarta pagina sulla SERP, che inseguito il manager chiamò per lamentarsi della situazione.

L’agenzia spiegò al manager che posizionarsi all’interno dei motori di ricerca era il loro nuovo obbiettivo. Il loro nuovo campo venne chiamato Search Engine Optmization.

SEO le tecniche?

le tecniche SEO di dividono in due macro-aree:

  • L’on-page SEO
  • l’off-page SEO

On page SEO

L’on-page SEO sono l’insieme di strategie per l’ottimizzazione che mette in pratica per posizionarle all’interno della SERP. In aggiunta a questo nelle macro categorie ne fanno parte l’ottimizzazione SEO nel codice HTML e l’ottimizzazione dei contenuti all’interno del sito web. In aggiunta all’ottimizzazione c’è la scelta delle parole chiavi o keyword.

Per fare SEO è necessario focalizzarsi sulla prima fase strategica cioè andando a fare un analisi e una scelta delle migliori parole chiavi da utilizzare. Con il fine di ottenere un ottimo posizionamento all’interno dei motori di ricerca andando a evitare parole chiavi molto generiche (quelle con alto volume di ricerca o di concorrenza). Per la scelta delle parole chiavi è consigliabile scegliere parole con meno concorrenza e tasso di ricerca per avere una conversione maggiore.

Le parole chiavi sono utilizzate all’interno dei tag title (è il codice che specifica la pagina), della Meta Description ( è la frase introduttiva nella SERP), i tag Heading (sono i titoli e i sottotitoli che contribuiscono a chiarire il contenuto) e nell’Alt Text delle immagini (è il testo alternativo che spiega l’immagine).

L’ottimizzazione dei contenuti per avere un buon posizionamento i contenuti devono essere chiari, unici, utili, interessanti, devono essere aggiornati e devono contenere le parole chiavi.

Off page SEO

L’off page SEO contribuiscono alle strategie e alle pratiche estere a essa:

  • link in entrata

Google ritiene che le pagine più linkate sono le più importante e meritevoli. Il motore di ricerca ha in considerazione l’autenticità della provenienza del link, Google considera la spontaneità del link. Da tale cosa nasce la differenza tra link building e link earning; nel primo caso ha come concetto di riferimento di finalizzare e ottenere i link anche in maniera non spontanea. Nel secondo caso sono le tecniche più macchinose come lo scambio di link e spam.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *